All’ITC il 27 gennaio “Tiergartenstrasse 4 – Un giardino per Ofelia”

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E’ uno degli spettacoli storici del Teatro dell’Argine quello con cui all’ITC Teatro di San Lazzaro si celebra la Giornata della Memoria il 27 gennaio. Nell’ambito della stagione di prosa viene infatti proposto “Tiergartenstrasse 4 – Un giardino per Ofelia”.

La dolcissima e tragica storia, scritta da Pietro Floridia, che ha curato anche la regia dello spettacolo, è ambientata negli anni ‘40 ad Amburgo, e racconta l’incontro di due donne: Ofelia, una giovane disabile mentale che vive coltivando fiori nell’assoluta innocenza di un rapporto di verità col mondo, e Gertrud, l’infermiera nazista mandata a verificare le sue condizioni e che si troverà a doverla difendere dal programma T4, il cosiddetto “Olocausto minore” che prevedeva l’eliminazione dei disabili e che fece centinaia di migliaia di vittime nella Germania nazista. L’incontro si trasforma in un’amicizia profonda e in un legame di cura e di tenerezza che unirà i destini di queste due donne fino alla fine.

Lo spettacolo è interpretato da Micaela Casalboni e Paola Roscioli. Le scene sono di Nicola Bruschi e i costumi di Cristina Gamberini.

“Quando le ragioni della morte riducono al silenzio qualsiasi altra istanza, quando è difficilissimo già solo restare vivi, chi sarebbe così folle da preoccuparsi di preservare la bellezza di un giardino? Ofelia von Polisch coltiva fiori nella serra di casa, ma forse la sua vita rientra nelle “vite indegne di essere vissute” – così i pianificatori nazisti definivano la vita dei disabili fisici e psichici, per i quali non c’era posto nel “nuovo ordine”: andavano eliminati. Gertrud, l’infermiera inviata dall’ospedale di Stato Langehorn, dovrà stabilire la dignità della vita di Ofelia scoprendo infine che la salvezza, anche di una sola donna, rappresenta la sua salvezza. Dal 1941 al 1945 la villa di Tiergartenstrasse 4 a Berlino fu trasformata nel quartier generale dell’Aktion T4, il programma sull’eutanasia ovvero la “morte pietosa”, con cui i nazisti soppressero oltre 200.000 disabili, mettendo a punto i metodi e le strumentazioni che avrebbero poi utilizzato per lo sterminio degli ebrei.” (Pietro Floridia)

“È , una diagnosi sottile e scabrosa (senza retorica) dei rapporti tra disabili e tutori. Un lavoro accortamente pervaso di ombre, resistenze e non comuni intese, il raccomandabile “Tiergartenstrasse 4” autore e regista Pietro Floridia. Con intensità rara di dialoghi, di filmati di propaganda, di luci tenui e di struggenti difficoltà d’armonia lottano per capirsi una donna colpita da infantilismo (la scomoda e toccante Micaela Casalboni) e la dottoressa (la rigida e compresa Paola Roscioli). Un’efficace summa di orrore e poesia.” (La Repubblica, Rodolfo Di Giammarco)