“Un punto di riferimento per la città”. La Fondazione Cirulli a San Lazzaro. Intervista esclusiva.

Massimo Cirulli

Massimo Cirulli

Lo spazio di San Lazzaro in Via Emilia 275 (un tempo sede della Simongavina) è oggi della Fondazione Massimo e Sonia Cirulli, che ne farà un centro culturale di livello internazionale. Il rapporto fra la Fondazione Cirulli e la città di San Lazzaro viene trattato in questa prima intervista esclusiva che Massimo Cirulli, presidente della Fondazione, ha rilasciato a “San Lazzaro Cultura”.

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San Lazzaro Cultura: Come è nato il rapporto tra la Fondazione Cirulli e la città di San Lazzaro?
Massimo Cirulli: Il rapporto tra la Fondazione Cirulli e la città di San Lazzaro è nato in modo piuttosto occasionale per l’opportunità che si è presentata alla Fondazione, creata nel 2015 insieme a mia moglie Sonia sulla base di un importante archivio privato dedicato alla cultura italiana del XX secolo avviato a New York nel 1984 e che oggi conta un’ampia collezione, di poter acquisire l’edificio realizzato nel 1960 dagli architetti e designer Achille e Pier Giacomo Castiglioni per Dino Gavina e che fino al 2012 ha ospitato lo showroom del marchio di design Simongavina. Questa rapporto si sta però sviluppando in modo molto costruttivo, grazie anche al dialogo con il Sindaco, per poter offrire una nuova istituzione e centro culturale di stampo internazionale, che si relazionerà sempre con la città che la ospita.

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San Lazzaro Cultura: La Fondazione Cirulli intende custodire e valorizzare in qualche modo l’esperienza storica della Simongavina?
Massimo Cirulli: L’esperienza della Simongavina rappresenta sicuramente un modello di eccellenza nell’ambito della storia del disegno industriale italiano del XX secolo. Questo luogo ha ospitato negli anni alcuni tra i più importanti nomi del Novecento, designer e artisti come Carlo e Tobia Scarpa, Marcel Breuer, Man Ray e Marcel Duchamp che, chiamati da Dino Gavina, hanno trasformato questo luogo in un vero e proprio laboratorio creativo. La Fondazione Massimo e Sonia Cirulli, rendendo omaggio a questa eredità, oltre a restituire lo spazio al pubblico proporrà in futuro alcune iniziative dedicate a questo personaggio che ha segnato la storia della cultura italiana.

San Lazzaro Cultura: Che tipo di rapporto intende sviluppare, la Fondazione, con la comunità civile di San Lazzaro e con la sua vita culturale?
Massimo Cirulli: Ci auguriamo che lo spazio che la Fondazione sta per inaugurare diventi un punto di riferimento per la comunità locale e un luogo di aggregazione per i cittadini di San Lazzaro, attirando anche un turismo che potrà scoprire un territorio meno conosciuto rispetto alla vicina Bologna. Siamo certi che la riapertura di questo edificio a seguito del restauro conservativo che l’ha riportato in vita dopo l’abbandono per diversi anni sia un segnale particolarmente importante per la città.

San Lazzaro Cultura: Ci può anticipare le principali attività e iniziative che la Fondazione ha in programma a San Lazzaro?
Massimo Cirulli: La Fondazione si inaugurerà a gennaio 2018 con una grande mostra focalizzata sul nucleo principale di opere dell’Archivio Cirulli. Stiamo mettendo a punto in questi mesi la serie di iniziative collegate all’inaugurazione e quelle future, per le quali invitiamo i vostri lettori a visitare il sito fondazionecirulli.org e a seguire i canali social Facebook e Twitter per restare aggiornati periodicamente.