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Dal 29 novembre “Casa del popolo”, il nuovo spettacolo del Teatro dell’Argine

casadelpopolo

Da mercoledì 29 novembre (fino a domenica 10 dicembre 2017), all’ITC Teatro, va in scena la nuova produzione del Teatro dell’Argine, “Casa del popolo” di Nicola Bonazzi.

Lo spettacolo, dedicato alla cultura e alla nostalgia del mondo delle Case del popolo, nasce da decine e decine di interviste condotte con persone di diversi caratteri, età, manie, in numerosi centri ricreativi dell’Emilia intorno a Bologna; un lavoro di ricerca che è approdato a un testo fra teatro d’attore e “nostalgia canaglia”, col ritmo forsennato del rock d’antan e con quello, insieme drammatico e mieloso, del liscio da balera.
Un lavoro che intende dar vita a sapori, odori, suoni, stili e colori, composto di quadri e ritratti che hanno per soggetto tipi umani e luoghi caratteristici, nei quali passato e presente si mescolano e si interrogano.
A rappresentare a questo caleidoscopico intreccio di storie e sapori la collaudata esperienza di un gruppo di attori che rinnova la collaborazione tra Teatro dell’Argine e Teatro delle Temperie.

Lo spettacolo, nato da un’idea di Andrea Lupo, ha la regia di Andrea Paolucci ed è interpretato da Micaela Casalboni, Giovanni Dispenza, Andrea Lupo. Le scene sono di Carmela Delle Curti.


Si apre la stagione dell’ITC Teatro. “La magnifica illusione”

La magnifica illusione

Venerdì 11 novembre si apre la stagione di prosa dell’ITC Teatro con “La magnifica illusione”, il nuovo spettacolo del Teatro dell’Argine, in scena fino a domenica 27 novembre con repliche pomeridiane e serali.

Lo spettacolo, firmato da Andrea Paolucci (anche regista) e Giovanni Dispenza, è senza parole, rarefatto, poetico, duro, e racconta di complicità e di altruismo, di mistero e di accoglienza, di viaggi in mare e dentro se stessi. Uno spettacolo che tenta la difficile via di parlare tanto a un pubblico adulto quanto a bambine e bambini, tanto a spettatori esperti quanto a chi non è mai entrato a teatro, grazie a un linguaggio che unisce teatro di figura e videomapping, teatro d’attore e di impegno civile.

Il regista Andrea Paolucci dice: “Abbiamo tentato di Continue reading


ITC Teatro. “Gli equilibristi”, spettacolo sull’adolescenza (15-16 ottobre).

equilibristi

Torna sul palco dell’ITC sabato 15 e domenica 16 ottobre (domenica anche in pomeridiana, alle ore 16,30) uno degli spettacoli del Teatro dell’Argine più amati dagli spettatori di ogni età, “Gli equilibristi”, firmato da Giulia D’Amico, Pietro Floridia, Valentina Kastlunger e Andrea Paolucci, che è anche regista.

Sono gli adolescenti quelli che devono vivere sempre in equilibrio, fra le tensioni e le passioni smisurate tipiche di quell’età.

Lo spettacolo presenta un turbinio di situazioni e di gag sulla scuola dei secchioni e dei bocciati, delle merendine flosce e delle “prof. Vampiro”. Racconta, dal punto di vista di quattro adolescenti, un universo fatto di emozioni vissute all’eccesso, un mondo dove “o tutto o niente”, un mondo dove se detesti il tuo sedere lo copri con sette maglioni, se non sopporti la Pazzaglia vorresti darle fuoco alla macchina, e se ami la Cecchini ti spari 2000 chilometri e la raggiungi in gita scolastica e le dici che è per sempre.

A quest’età è così. Fino in fondo. Senza mezze misure. Sempre sul filo. In equilibrio.

Una scheda sullo spettacolo, dal sito dell’ITC Teatro.


“Le parole e la città”. Dallo spettacolo al libro online

Le parole e la città

 

Dopo l’emozionante esperienza di “Le parole e la città”, spettacolo itinerante e originale “celebrazione” dei vent’anni di lavoro della Compagnia Teatro dell’Argine a San Lazzaro, che è andato in scena nel luglio scorso, i materiali che hanno dato vita all’evento sono diventati un libro, che è possibile leggere online.

Il titolo è “Gli Abbecedari della Città” ed è il frutto delle interviste che a suo tempo, nella fase di preparazione dello spettacolo, vennero fatte alle numerose realtà del territorio coinvolte nel progetto.

Nell’introduzione al volume, i responsabili principali dell’evento, Nicola Bonazzi e Andrea Paolucci, scrivono, tra l’altro: «Letti tutti insieme questi abbecedari diventano paradossalmente una specie di grande romanzo dell’io che prova a farsi noi; una foresta di emozioni, percezioni, sentimenti pronti per essere condivisi da altri; una ragnatela dove le parole sono il punto d’intersezione tra lunghi filari di pensieri che comunicano la necessità di un confronto affabile, il desiderio di un’appartenenza nella singolarità, il bisogno di una partecipazione non passiva».

Il libro è scaricabile qui.